SCHÖNBRUNN

Il palazzo imperiale di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn) situato a Vienna, è stato (assieme alla Hofburg) una delle residenze degli arciduchi d’Austria dal 1730 al 1918. Per la precisione, il palazzo venne utilizzato come residenza ufficiale a partire da Carlo VI d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero e padre di Maria Teresa d’Austria. L’ultimo sovrano che vi ha soggiornato è stato invece Carlo I, imperatore d’Austria e re d’Ungheria.

Prima del Settecento, l’unica residenza imperiale era costituita dalla Hofburg di Vienna, su cui è possibile trovare informazioni cliccando sul link.

Dal 1948 Schönbrunn è un museo aperto al pubblico, costituito dal palazzo imperiale e dal giardino annesso, e nel 1996 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.

La proprietà in cui sorge il castello fu acquistata dall’imperatore Massimiliano II nel 1569 perché fosse utilizzata come riserva di caccia. Fu proprio durante una battuta di caccia che l’imperatore Mattia (in carica dal 1612 al 1619) scoprì al suo interno un’antica fonte ancora oggi esistente, e per questo dette nome “Schönbrunn”, cioè “Bella fonte”, a tutta la tenuta.

La proprietà si trova a Hietzing (13° distretto), che all’epoca costituiva una piccola cittadina appena fuori dalla capitale e che oggi rappresenta invece un distretto di Vienna (vai anche alla pagina sulle MAPPE DI VIENNA per saperne di più).

I lavori di costruzione del palazzo imperiale cominciarono nel XVII secolo. Inizialmente, la struttura veniva utilizzata solo per feste e ricevimenti, e nel 1683 venne anche distrutta dai Turchi durante la Guerra austro-turca e fatta ricostruire dall’imperatore Leopoldo I.

Fu l’imperatore e arciduca Carlo VI (in carica dal 1711 al 1740) il primo a utilizzare il palazzo come residenza, inizialmente estiva. I lavori di costruzione e abbellimento dell’edificio furono poi ultimati dalla figlia Maria Teresa con l’intento di edificare una reggia che fosse più bella e imponente di quella di Versailles, in Francia, come era nei desideri anche di Leopoldo I. L’imperatrice fu senz’altro colei che seppe dare maggiore splendore al palazzo e ai suoi giardini (Schlosspark o parco del castello), tant’è che la maggior parte delle opere presenti furono da lei commissionate. In seguito, i vari imperatori che si sono succeduti hanno continuato ad apportare modifiche e ampliamenti alla sontuosa residenza, che oggi può vantare per questo numerosi stili architettonici diversi.

Infinite sono le splendide sale ammirabili all’interno del palazzo, tanto che sarebbe impossibile riuscire a citarle tutte in questa sede (si menzioneranno perciò solo le più importanti).

Al piano terra si trovano la Weißgoldzimmer (“Stanza dell’oro bianco”) e gli appartamenti reali privati (le Berglzimmer, così chiamate in onore degli affreschi di Johann Baptist Wenzel Bergl presenti al loro interno), mentre una grande scalinata conduce al primo piano, ed è la famosa Scala Blu o Scalone Azzurro (Blaue Stiege), così chiamata per il bellissimo tappeto blu adagiato sugli scalini.

Altre bellissime stanze da visitare sono: la Sala degli Specchi (Spiegelsaal), la Sala del Biliardo (Billardzimmer) e la Gran Galleria (Große Galerie), costruite a imitazione della reggia di Versailles. Ma una delle stanze più famose è sicuramente la Camera delle Antiche Lacche (Vieux-Lacque-Zimmer) tutta fatta in legno di noce, chiamata così per la presenza al suo interno delle meravigliose tavole nere in lacca di Pechino che decorano le pareti dando un’aria orientaleggiante a tutta la sala. Questa stanza era lo studio di Francesco Stefano di Lorena, marito dell’imperatrice Maria Teresa. Per questa ragione, all’interno è possibile ammirare il ritratto del sovrano dipinto da Pompeo Batoni.

Infine, occorre menzionare il Salone Rosso (Roter Salon), la Sala delle Cerimonie (Zeremoniensaal), la Camera ricca (Reiches Zimmer), le stanze di Rosa (Rosazimmer, tre ambienti così chiamati dal nome dell’autore dei dipinti appesi alle pareti, Joseph Rosa), le stanze dei Bambini (Kinderzimmer), il Gabinetto delle Miniature (Miniaturenkabinett), il Salone dei Gobelin (Gobelinsalon, una sala con vari tipi di arazzi) e la famosa Camera delle Porcellane (Porzellanzimmer). Un’altra sala rinomata è la Camera dei milioni o Stanza del Milione (Millionenzimmer), così chiamata perché rivestita in costoso legno di palissandro.

Infine, una stanza famosissima è senza dubbio quella di Napoleone (Napoleonzimmer), ossia la camera dove l’imperatore dei Francesi soggiornò all’ epoca in cui era sposato con Maria Luisa, figlia dell’imperatore d’Austria (1810- 1814).

Ma dopo il castello, ci sono ancora tantissime cose da vedere: numerose sono infatti le meraviglie situate all’interno dell’immenso parco che si estende di fronte alla reggia, forse anche più splendide della reggia stessa.

Innanzitutto, Schönbrunn è famosa per ospitare nella sua tenuta uno dei più antichi giardini zoologici (Tierpark o Tiergarten) del mondo. Si tratta, per la precisione, di “un giardino dentro a un giardino”, come ce ne sono tanti all’interno del grande parco verde in stile francese del palazzo. Un altro “giardino nel giardino” qui presente è il famoso “Kronprinzengarten”, ovvero il “Giardino del principe ereditario”, così chiamato perché, col suo padiglione, costituiva la residenza del principe Rodolfo, figlio di Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Sissi.

Un’altra famosa area del parco di Schönbrunn è quella dell’Orangerie e della Serra di Cedri, volute dall’imperatore Francesco Stefano di Lorena. Anch’essa in stile francese, all’epoca della sua costruzione l’Orangerie era considerata la più grande serra di agrumi presente al mondo, seconda solo a quella di Versailles.

Al centro del parco imperiale è presente inoltre il Grande Parterre (Großes Parterre), in fondo al quale si trova la famosissima Fontana di Nettuno (Neptunbrunnen). Vicino all’ingresso del palazzo si trova invece l’antico Teatro di corte, costruito per volere di Maria Teresa.

Per celebrare la gloria dell’imperatrice d’Austria, su una collinetta dietro la Fontana di Nettuno si erge la famosa Gloriette (o Tempio della Fama), un celeberrimo tempietto di stampo neoclassico fatto costruire nel 1775. Non si tratta tuttavia dell’unica costruzione in stile romano che si trova qui, infatti nel parco sono presenti anche le finte rovine di Cartagine (oggi chiamate solamente “rovine romane” o Römische Ruine in tedesco) del 1778. Un’altra Gloriette (detta “Kleine Gloriette”, cioè  “Piccola Gloriette”), più a forma di padiglione, si trova invece in un altro angolo del giardino.

Non bisogna mancare poi di visitare la famosissima Bella Fonte (Schöner Brunnen), quella che dà il nome a tutta la proprietà (castello e giardino assieme). L’antica fonte si trova dentro a un piccolo edificio tutto bianco che venne fatto costruire per protezione nel 1771, sostituendo il precedente. Al suo interno si trova la statua della ninfa Egeria (risalente al 1780) e la “M” in pietra che per lungo tempo si è creduto alludere all’imperatore Mattia, ma che oggi si pensa attribuita piuttosto a Massimiliano II. L’edificio, simile a una piccola cappella, è forse il luogo più magico di tutto il grande parco imperiale, ed il più famoso dopo il Grande Parterre e la Gloriette.

Altre zone suggestive da non perdere sono: i due labirinti, o Irrgärten (quello classico in stile francese e quello nuovo con attrazioni al suo interno), la voliera (Taubenhaus, che letteralmente vuol dire “colombaia”) e la fontana dell’obelisco (Obeliskbrunnen) del 1777. Dello stesso anno è anche la Fontana degli Angeli (Engelsbunnen), che si trova in una zona più appartata del parco.

Infine, non bisogna dimenticare di visitare anche i luoghi dal sapore più esotico del giardino, come la maestosa Serra delle Palme (Palmenhaus) – che sorge dove prima si trovava il Giardino botanico olandese – la Casa del Deserto (Wüstenhaus) e la Casa del Tramonto (Sonnenuhrhaus), tutte e tre fatte costruire dall’imperatore Francesco Giuseppe nel XIX secolo per ospitare la collezione di piante ed essenze floreali esotiche della famiglia imperiale. Non ultimo, occorre menzionare il bellissimo Giardino giapponese che si trova vicino allo zoo.

Dal 1922 il parco di Schönbrunn ospita anche il museo delle carrozze imperiali (Kaiserliche Wagenburg Wien) che prima di quella data si trovava nel palazzo della Hofburg, l’altra residenza imperiale.

TORNA ALLA PAGINA SU VIENNA