ALEXANDERPLATZ

Alexanderplatz è la piazza principale di Berlino (Hauptplatz), pertanto anche la più famosa. Oltre ad essere ricca di alti edifici in stile moderno, può vantare di essere una delle piazze più grandi d’Europa.

A essa è dedicato il romanzo di Alfred Döblin del 1929 “Berlin Alexanderplatz”(da cui è stato tratto l’omonimo film), nonché la canzone “Alexander Platz” della cantante Milva scritta da Franco Battiato, Alfredo Cohen e Giusto Pio nel 1982 (ascolta la canzone italiana cliccando sul link qui di seguito:ALEXANDER PLATZ“). Alcuni pezzi del celebre romanzo di Alfred Döblin sono riportati sulla facciata dell’antica Haus der Elektroindustrie, sede dei ministeri dell’Ambiente e della Famiglia e dal 2000 chiamata Alex 6.

La piazza sorge nella zona orientale del distretto di Mitte (omonimo quartiere di Mitte) ed è il centro dell’attività economica e sociale berlinese. Al suo interno si trovano infatti numerosi centri commerciali e bancarelle di prodotti gastronomici locali. Uno dei grandi magazzini più famosi è la “Galeria Kaufhof Berlin-Alexanderplatz”.

Un tempo, quando ancora la città si trovava divisa in una parte est e una ovest, Alexanderplatz era il centro dell’attività economica e sociale di Berlino Est e di tutte le manifestazioni contro il regime comunista. La piazza si trovava infatti nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR).

Il suo primo nome fu Ochsenplatz (piazza dei buoi), visto che qui si trovava un grande mercato del bestiame. Venne poi ribattezzata “Alexanderplatz” durante la visita che lo zar Alessandro I compì a Berlino nel 1805, quando la città era ancora capitale del regno di Prussia, prima dell’unificazione della Germania nel 1871.

Uno dei simboli della piazza è oggi la Torre della Televisione (Berliner Fernesehturm) che svetta tra gli altri imponenti edifici. Altro grande edificio iconico è il grattacielo del lussuoso Hotel Park Inn a 4 stelle, un tempo chiamato Hotel Stadt Berlin.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Alexanderplatz venne quasi completamente distrutta, e pertanto molti dei suoi palazzi furono ricostruiti negli anni ’50, ’60 e ’70 in uno stile molto moderno. Tra i palazzi più famosi costruiti in questo periodo, vi sono l’Alexanderhaus e la Berolinahaus progettati da Peter Behrens. Entrambi sono magnifici esempi di Lichtarchitektur (architettura luminosa, per dare risalto alle luci della notte). Il primo è un grande magazzino, il secondo la sede amministrativa dello Stadtbezirk (o distretto urbano) di Mitte.

Tra i monumenti, invece, il più famoso è sicuramente l’ Urania Weltzeituhr (Urania tempo del mondo), che altro non è che un gigantesco orologio coi fusi orari di tutto il mondo, che venne collocato sulla piazza nel 1969. Un altro monumento (Denkmal) importante è la moderna fontana Brunnen der Völkerfreundschaft (fontana dell’amicizia fra i popoli) del 1970. Ultimo grande palazzo sotto tutela monumentale (Denkmalschutz) è il Polizeipräsidium, sede del presidio della polizia dal 1945.

Un altro edificio che merita di essere menzionato è la Haus des Lehrers (casa dell’insegnante), poiché la sua facciata contiene un bellissimo murales che rappresenta una delle poche tracce del regime comunista che non sono state distrutte dopo il crollo del Muro di Berlino. Si tratta del murales dipinto da Walter Womacka in omaggio a Diego Rivera, marito della famosa pittrice Frida Kahlo. La Haus des Lehrers è un edificio a torre affiancato alla Kongreßhalle, la sala congressi di Berlino.

Un altro ricordo della vecchia Repubblica Democratica Tedesca è rappresentato dalla Haus des Reisens, anticamente sede dell’ufficio di viaggi della DDR.

Dal momento che il regime comunista è stato definitivamente abbattuto solo nel 1989 (quando è avvenuta la riunificazione tra Berlino Est e Ovest), sono ancora previsti numerosi lavori di modifica della piazza, fino ad oggi non ancora portati a termine.

Vi è infatti la coloratissima Haus der Statistik, oggi sede della Bundesbeauftragten für die Unterlagen des Staatsicherheitsdienstes der ehemaligen Deutschen Demokratischen Republik (commissione di supporto del servizio segreto statale dell’ex Repubblica Democratica Tedesca), di cui è previsto l’abbattimento all’interno del disegno di modifica generale della piazza.

Infine, vi è l’edificio chiamato Haus des Berliner Verlags (Casa dell’Editrice berlinese), dove si trovano l’omonima casa editrice (Berliner Verlag) e la redazione dei quotidiani Berliner Zeitung e Berliner Kurier.

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