LA LEGA ANSEATICA

La storica Lega anseatica fu un’ importante alleanza economica che sorse a partire dal basso Medioevo tra le città più importanti ed economicamente progredite del nord Europa, capeggiate dai comuni tedeschi. Il suo nome deriva proprio dal termine tedesco “Hanse”, ossia “raggruppamento”, anche se in realtà vi aderirono diversi Stati europei, e non solamente la Germania (che all’epoca comprendeva anche l’Austria formando il Sacro Romano Impero).

L’anno esatto della sua origine non è noto, ma quello che è certo è che la lega storica detenne il monopolio dei commerci dell’Europa settentrionale – in particolar modo quelli marittimi – a partire dal XII secolo, e lo mantenne fino al XVII, quando venne sciolta a seguito della Riforma Protestante e soprattutto della Guerra dei Trent’Anni.

Il primo documento scritto in cui si hanno testimonianze della sua esistenza è datato 1161, e si tratta dei Privilegi di Artlenburg (Artlenburger Privileg, dal nome della città tedesca anticamente chiamata Ertheneburg) emanati da Enrico XII, duca di Baviera e di Sassonia soprannominato “Enrico il Leone” (Heinrich der Löwe). Il documento nacque per incentivare gli scambi commerciali tra l’isola di Gotland, in Svezia (ma abitata da svariate popolazioni tra cui anche tedeschi), e la ricca città tedesca di Lubecca, concedendo alla prima numerosi privilegi in cambio della sua alleanza (soprattutto l’esenzione dalle tasse doganali). Storicamente, viene fatta coincidere la fondazione della Lega anseatica con questo editto, anche se è noto che già nel 1157 il re Enrico II d’Inghilterra (padre di Riccardo Cuor di Leone) dovette garantire alla potente città di Colonia numerosi privilegi economici sulle sue terre (la Normandia, soprattutto) per potervi allacciare rapporti commerciali (vai alla pagina su ELEONORA D’AQUITANIA del blog di Francesefacile.altervista.org per avere maggiori informazioni su Enrico II e Riccardo Cuor di Leone).

Tra le numerose città che presero parte alla Lega anseatica, Lubecca (Lübeck), nello Jutland meridionale, fu sicuramente la più importante di tutte, poiché, trovandosi poco distante dal Mar Baltico, poteva intrattenere fitti commerci sia con la Russia che con i Paesi della Scandinavia. A quell’epoca avviare commerci con queste terre presentava due importanti vantaggi: il primo era quello di poter importare materie prime, pesce e pregiate pellicce, essendo la Scandinavia una terra estremamente ricca di queste merci; il secondo era che, trattandosi di terre poco conosciute ed abitate (a quell’epoca era soprattutto l’Oriente la mèta più ambita dai mercanti), inizialmente erano pochi coloro che usufruivano di tali insospettabili ricchezze. Fu così che, nel giro di pochissimo tempo, Lubecca divenne una città estremamente ricca e potente, nonché la capitale della Lega anseatica e del commercio nordeuropeo. Un’altra fiorente città, che per qualche tempo riuscì a superare l’importanza commerciale di Lubecca, fu Danzica, in Polonia.

A capo della Lega anseatica vi era un governatore, generalmente di Lubecca, in Germania, al quale rispondevano i sindaci di tutte le città facenti parte dell’associazione. Nel XIV secolo venne introdotto anche un parlamento Anseatico chiamato “Hansetag”, la cui nascita è datata 1356. Si trattava di un anno di importanti riforme politiche per la Germania, durante il quale venne emanata anche la Bolla d’Oro, con cui il sistema di elezione del sovrano subì rilevanti modifiche.

Il parlamento della Lega anseatica si riuniva regolarmente per discutere dei problemi interni della lega e dei suoi commerci, ed ogni sua decisione doveva essere approvata dai sindaci e dai consigli comunali delle città associate.

Far parte della lega non costituiva solo una forma di potere economico, in quanto tutte le città commerciavano quasi esclusivamente tra loro, ma rappresentava anche una forma di potere politico, dal momento che la lega costituiva una vera e propria “forza” in grado di ottenere svariati privilegi –  di natura sia commerciale che amministrativa – da parte dei sovrani. Quasi tutte le città della lega erano infatti indipendenti dal duca del proprio territorio, oppure ottennero l’indipendenza proprio in seguito alle ricchezze ottenute.

"Baumwall" di Amburgo del 1497. Immagine tratta dal sito di Wikipedia in italiano.
“Baumwall” di Amburgo del 1497. Immagine tratta dal sito di Wikipedia in italiano.

Tra le varie città tedesche che aderirono alla Lega Anseatica storica si ricordano Berlino, Amburgo, Magdeburgo, Colonia, Brema, Hannover e Dortmund. Tra le città della Polonia vi furono Cracovia e Danzica. Vi facevano parte anche alcune città dell’Olanda, del Belgio, della Svezia, della Russia, della Lettonia, dell’Estonia, della Lituania e la capitale danese di Copenhagen.

Fu soprattutto con la Danimarca di Valdemaro IV che la Lega anseatica ebbe i maggiori contrasti, dal momento che questo Paese (dove si era formata la Knudsgilde, un’associazione commerciale simile alla Lega Anseatica) si opponeva all’espansione economica delle altre città del nord. Nel 1361 si combatté sull’isola di Gotland la battaglia di Visby con la quale la popolazione locale, colpevole di essersi alleata con Lubecca nel 1280, venne letteralmente massacrata. Ma l’evento principale che portò alla guerra e che si scatenò tra il 1368 e il 1370 tra la lega e i danesi fu la chiusura, da parte di questi ultimi, dello stretto del Sund, ossia di quel breve tratto di mare che separa l’isola di Sjælland (in Danimarca) e la Svezia, impedendo alla lega i suoi commerci. Il conflitto si risolse con il trattato di Stralsund del 1370, con il quale la Lega anseatica, vincitrice, ottenne sia la possibilità di commerciare con la Svezia che una pesante percentuale sui guadagni danesi.

Non erano rari conflitti anche con le altre città tedesche per il predominio dei mari: alcune città non facenti parte della lega, come ad esempio Emden nella Bassa Sassonia, incentivarono e utilizzarono la pirateria nei mari frequentati dai mercanti onde porre fine al commercio e alla crescente ricchezza della città anseatiche. Proprio dal nome di questa città deriva quello di una nave pirata tedesca utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale: l’ “Emden”, più famosa delle altre due: “Leipzig” e “Nurnberg”.

Ma fu soprattutto dopo la Riforma Protestante del XVI secolo, che la Lega anseatica storica iniziò ad attraversare il maggior periodo di crisi: dopo la conversione di numerose città del Nord Europa al protestantesimo, queste si rifiutarono di commerciare o iniziarono ad avere aspri conflitti con la cattolicissima lega, che vedeva nella madre di Dio la sua protettrice; tutto questo avvenne in concomitanza con l’avanzare del commercio olandese, svedese e di quello ottomano, e la Lega anseatica venne definitivamente sciolta quando, dopo la Guerra dei Trent’Anni (1618-1848), la fazione protestante ebbe la meglio su quella cattolica.

L’ultima riunione della Lega anseatica avvenne nel 1669, ma vi parteciparono solamente tre città tedesche: Lubecca, Brema e Amburgo, chiamate “Libere città Anseatiche” (Freie und Hansestadt), le ultime due delle quali ancora oggi città-Stato indipendenti.

La lega non è stata più rifondata fino al 1980, anno in cui, con la partecipazione di 16 città tedesche tra cui le tre storiche del 1669, questa importante alleanza commerciale ha ripreso vita fino ai giorni nostri. Il potere della neo-Lega anseatica (Städtebund Die Hanse) si è poi rafforzato maggiormente dopo il 2000 con l’adesione della Scandinavia.

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