I “CRUCCHI”

Durante la Prima Guerra Mondiale, i soldati austriaci iniziarono ad essere chiamati “crucchi” in maniera dispregiativa da parte dei soldati italiani.

SOLDATO AUSTRIACO
Soldato austriaco della Prima Guerra Mondiale. Immagine tratta da Wikipedia.

Il motivo era che molti di questi soldati facenti parte dell’impero austro-ungarico erano in realtà croati, e in tale lingua si esprimevano. Quando finivano catturati dai soldati italiani, spinti dalla fame dopo giorni interi di prigionia, chiedevano insistentemente ai loro carcerieri un po’ di pane, che in croato si dice “kruh”. Da questo termine è derivata la parola “crucco” ancora oggi utilizzata.

Oggi, però, con “crucco” non si intendono solo gli austriaci, ma tutti coloro che sono di madrelingua tedesca. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il termine “crucco” o “cruco” veniva utilizzato dai partigiani italiani per indicare i nazisti e più in generale i soldati tedeschi.

Un altro termine, meno utilizzato ma con lo stesso significato dispregiativo, è “kraut” che significa “crauto”, un tipo di cavolo molto apprezzato in Germania.

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