LEZIONE 5: ACCENTI TONICI

L'accento tonico corrisponde all'elevazione del tono della voce per mettere in risalto una sillaba di una parola rispetto alle altre.

Esempio:

Cavallo → l'accento tonico è sulla seconda A: Ca-vàl-lo

Gondola → l'accento è sulla prima O: Gòn-do-la

Il tedesco non ha segni grafici per indicare gli accenti tonici, proprio come l'inglese e l'italiano (anche se, in italiano, fanno eccezione le parole tronche, cioè quelle dove l'accento tonico cade sull'ultima sillaba: Felicità, pedalò, colibrì, ecc.).

In più, non ha accenti tonici fissi, quindi l'accento di ogni singola parola va imparato a memoria.

Tuttavia, esistono alcune regole di pronuncia che possono venire in aiuto:

1) Le parole di DERIVAZIONE GERMANICA hanno quasi sempre l'accento tonico sulla PRIMA SILLABA, tranne alcune eccezioni. La regola vale sia per le parole semplici che per quelle composte (formate cioè da due o più parole semplici).

Esempi di parole semplici:

Apfel (mela) → PRONUNCIA: àffel

Wolke  (nuvola) → PRONUNCIA: vòlke

Spinne (ragno) → PRONUNCIA: shpìnne

Henne (gallina) → PRONUNCIA: hènne

Tante (zia) → PRONUNCIA: tànte

Esempi di parole composte:

Tannenbaum (abete) → PRONUNCIA: tànnenbaum  

Donnerstag (giovedì) → PRONUNCIA: dònnarstag

Solo alcune parole fanno eccezione:

Beruf (mestiere) → PRONUNCIA: bearùf

Warum (perché) → PRONUNCIA: varùm

Per quanto riguarda le parole composte da due elementi, uno dei quali con l'accento tonico sull'ultima sillaba, valgono le regole spiegate nella lezione 16: SOSTANTIVI COMPOSTI.

2) A differenza dell'italiano, il tedesco non è una lingua fortemente accentata. Le parole composte polisillabiche con sillabe da 4 in su, possono essere pronunciate o con l'accento sulla PRIMA SILLABA o con l'accento sull'ULTIMA, poiché questo non è molto marcato.

Esempio:

Sonnenuntergang (tramonto) → PRONUNCIA: sònnenuntargang o sonnenuntargàng

3) Le parole formate da un avverbio e una preposizione, vogliono sempre l'accento tonico sull'ULTIMA sillaba, vale a dire sulla preposizione:

Daran (da + an = a ciò) → PRONUNCIA: daràn

Damit (da + mit = con ciò) → PRONUNCIA: damìt

Dafür (da + für = perciò) → PRONUNCIA: dafiùar

4) Quando è presente un DITTONGO, l'accento tonico cade generalmente sul dittongo:

Latein (latino) → PRONUNCIA: latàin

Gemein (comune) → PRONUNCIA: ghemàin

Papagei (pappagallo) → PRONUNCIA: papagài

Vereist (ghiacciato) → PRONUNCIA: fearàist

Getreu (fedele) → PRONUNCIA: getròi

Anche se questo non è sempre vero:

Donau (Danubio) → PRONUNCIA: dònau

Arbeiten (lavorare)  → PRONUNCIA: àrbaiten

5) Quando presente una vocale con la UMLAUT, l'accento tonico cade solitamente su di essa:

Zurück (indietro) → PRONUNCIA: zuriùk

Gemüse (verdura) → PRONUNCIA: ghemiùse

6) Nei participi passati, l'accento tonico cade sempre sulla SECONDA SILLABA:

gemacht (fatto) → PRONUNCIA: ghemàht

verkauft (venduto) → PRONUNCIA: fearkàuft

gesprochen (parlato) → PRONUNCIA: geshpròhen

7) Anche nei verbi con prefisso (separabile o meno), l'accento tonico cade sulla SECONDA SILLABA:

Anfangen (cominciare) → PRONUNCIA: anfànghen

Fernsehen (guardare la televisione) → PRONUNCIA: fearnsén

Sebbene in alcuni libri di testo venga detto che, in presenza di prefisso separabile, l'accento cade sempre sul prefisso, in realtà viene posto anche un secondo accento tonico sul verbo originario, che è quello che risuona di più.

Per una maggiore chiarezza, in tutte le lezioni verrà sempre indicato l'accento tonico di tutte le parole.

8) Le parole di DERIVAZIONE STRANIERA (quasi sempre latina o francese) tendono ad avere l'accento tonico sull'ULTIMA SILLABA (mentre è un caso più raro quando l'accento cade su altre sillabe).

ESEMPI:

Alphabet (alfabeto) →  l'accento tonico è sull'ultima sillaba: alfabèt

Student (studente universitario) → l'accento tonico cade sull'ultima sillaba: schtudènt

Musik (musica) → PRONUNCIA: musìk

Roman (romanzo)  → PRONUNCIA: romàn

Diamant (diamante) → PRONUNCIA: diamànt

Fa eccezione, ad esempio:

Telefon (telefono)  → PRONUNCIA: télefon

9) La sillaba su cui cade l'accento tonico al singolare è la stessa su cui cade al plurale, anche nelle parole di derivazione straniera.

La parola "Student", per esempio, forma il plurale aggiungendo EN: Studenten.

Sebbene il plurale aggiunga una sillaba in più rispetto al singolare, l'accento rimane sulla sillaba ENT come al singolare, e non si sposta sulla sillaba finale EN.

STUDENT = studente → PRONUNCIA: Shtudènt

STUDENTEN = studenti → PRONUNCIA: Shtudènten

Questa regola è seguita sempre da tutte le parole di origine straniera al plurale.

10) Gli accenti tonici dei nomi propri, essendo questi di derivazioni diverse, sono imprevedibili:

Johannes → PRONUNCIA: ioànnes

Tobias → PRONUNCIA: tobìas

Simone → PRONUNCIA: simòne

Friedrich → PRONUNCIA: frìdrish

Albert → PRONUNCIA: àlbeart