SANTA MARIA DELLA POMPOSA

La chiesa di Santa Maria della Pomposa di Modena, situata sull’omonima piazza, prende il nome dall’Abbazia della Pomposa di Codigoro (FE), vicino a Comacchio. Fa parte dell’Aedes Muratoriana e vi è associato il museo.

PIAZZA DELLA POMPOSA

Questa bellissima chiesa, ricca di storia, fu costruita nel XII secolo (c.a.1153) ed è famosa per ospitare al suo interno la tomba di Ludovico Antonio Muratori, intellettuale (storico, scrittore e religioso) nato in provincia di Modena e vissuto a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Muratori ne fu parroco per ordine del duca d’Este, di cui era bibliotecario, dal 1716 fino al 1750, anno della sua morte. A lui si deve la ricostruzione della chiesa e le grandi opere di restauro del suo interno, nonché la fondazione, in questo luogo sacro, della Compagnia della Carità approvata dal Papa nel 1721.

MURATORI
Monumento a Ludovico Antonio Muratori all’interno della chiesa

Il sarcofago in sua memoria fu costruito nel 1922 e ultimato nel 1931 da Ludovico Pogliaghi. E’ visibile all’entrata della chiesa, sulla destra.

Sulla facciata stessa, inoltre, è presente la lapide commemorativa di Muratori e della sua opera.

Chiesa di Santa Maria della Pomposa
Chiesa di Santa Maria della Pomposa

Le opere di restauro sono ancora visibili sulla facciata: nonostante questa sia stata ultimata nel 1717, è ancora visibile l’antica porta con la volta a tutto sesto delle sue origini medievali.

A Muratori è dedicato anche il monumento di piazza sul quale si legge “A Ludovico Antonio Muratori, la patria. 1853″.

MURATORI

All’interno della chiesa di Santa Maria della Pomposa sono presenti numerose opere d’arte, appartenenti alla Venerabile Confraternita di San Sebastiano. Se ne cita qualcuna: La Madonna e San Sebastiano intercedono presso la Santissima Trinità per le anime del Purgatorio e il Martirio di San Sebastiano, entrambe di Bernardino Cervi; la Madonna della Misericordia (copia dell’originale che si trova nella chiesa di S. Chiara di Rimini), la statua di Santa Rita, la Madonna della Scala e la Gloria di Angeli con San Luigi e Santa Lucia, nonché il dipinto di Jean Boulanger “La Beata Vergine in trono coi santi Sebastiano, Geminiano e Rocco”.

Sconsacrata nel 1774, la chiesa è stata riconsacrata nel 1814 proprio grazie alla Confraternita di S. Sebastiano ed è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 19:00.

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