PALAZZO REALE E DUOMO

Adiacente a Piazza Castello, accanto alla chiesa di S. Lorenzo, si trova il Palazzo Reale di Torino, antica dimora dei Savoia, dichiarato anch’esso Patrimonio Dell’Umanità UNESCO.

Il palazzo costituisce un unico circuito assieme alla Galleria Sabauda, all’Armeria Reale e al Museo di Antichità, perciò con un unico biglietto è possibile visitare tutti e 4 questi bellissimi musei.

Il palazzo reale è aperto tutti i giorni tranne il lunedì e nelle festività quali il 25 dicembre, il 1 gennaio e il 1 maggio. Sono disponibili riduzioni per i bambini e per tutti i cittadini europei di età compresa tra 18 e 25 anni. L”ingresso è invece gratuito la 1a domenica di ogni mese.

Facciata del Palazzo Reale di Torino
Facciata del Palazzo Reale di Torino

La facciata bianca, lunga 30 metri, si affaccia proprio su Piazza Castello. Attorno alla Piazzetta Reale, di fronte all’edificio, si trova la Cancellata dei Palagi, tutta verde e con impressa la testa della Medusa.

L’entrata del palazzo è inoltre delimitata dalle statue a cavallo di Castore e Polluce, i due Diòscuri, figli di Zeus e di Leda secondo la mitologia greca.

CANCELLATA DEI PALAGI, TORINO
Particolare della facciata del palazzo reale con uno scorcio della cancellata verde dei Palagi e la statua di uno dei Dioscuri
MEDUSA
La Medusa impressa sulla Cancellata dei Palagi

Il palazzo risale al XVI secolo e la sua primissima costruzione fu ad opera di Ascanio Vittozzi e successivamente di Carlo da Castellamonte, ai quali si deve anche la costruzione della chiesa di S. Lorenzo, luogo di culto della famiglia dei Savoia.

Accanto al palazzo reale si trova il palazzo della Regione, con la facciata in rosa, che lo separa dalla suddetta chiesa.

Appena entrati nel palazzo, ci troviamo davanti la bellissima scalinata, tutta di marmo, che ci permette di accedere alla prima sala della visita.

Palazzo Reale di Torino
Palazzo Reale, interno con la scalinata di marmo
INTERNO PALAZZO REALE
Interno del Palazzo Reale di Torino

Giardini Reali, opera dell’architetto André Le Notre (che lavorò anche alla costruzione dei giardini di Versailles) e in seguito dell’architetto De Marne, sono un tipico esempio di giardino all’italiana o alla toscana, con aiuole verdi e siepi elegantemente lavorate.

Ingresso giardini reali di Torino
Ingresso dei Giardini Reali

Sui giardini si affaccia la Galleria Sabauda, dalla facciata rosa e grigia in stile neoclassico, ricca di opere d’arte della collezione dei Savoia.

Giardini Reali e Galleria Sabauda
Giardini Reali e Galleria Sabauda

All’interno della Galleria Sabauda, fatta costruire dal re di Sardegna Carlo Emanuele I, sono contenute opere pittoriche sia italiane che appartenenti alla scuola fiamminga e olandese. Fra gli artisti italiani esposti vi sono il Mantegna e il Veronese.

Facciata della Galleria Sabauda
Facciata della Galleria Sabauda

Il giardino reale è decorato con statue di marmo sia di tipo allegorico (raffiguranti le stagioni) sia raffiguranti i reali della casa di Savoia, le quali vennero restaurate dopo il ritorno dei regnanti sabaudi a Torino, alla fine delle guerre napoleoniche.

Altra bellissima veduta del giardino reale di Torino

Usciti dal palazzo reale, possiamo ammirare il Duomo di Torino, dedicato al patrono San Giovanni Battista. Questo importante ed antico luogo di culto, anch’esso in stile barocco, si trova sulla piazza che da esso prende nome, ed è accessibile attraverso l’uscita posteriore del Palazzo Reale, a cui è adiacente.

Il Duomo sorge sui resti di un antico tempio romano che fu ampliato in epoca rinascimentale da Amedeo de Francisco da Settignano (detto “Meo del Caprino”) per ordine della regina sabauda Bianca di Monferrato, e consacrato come chiesa cattolica nel 1515.

Guarino Guarini, autore anche della facciata di Palazzo Carignanoprogettò la cupola nel XVII secolo mentre Filippo Juvarra, che progettò la Basilica di Superga, si occupò della progettazione della torre campanaria, dedicata a Sant’Andrea, che dal basso, rispetto alla chiesa, dà l’illusione di essere storta.

Nel Duomo è conservata dal 1578 la Sacra Sindone, reliquia famosa per essere il drappo di lino con il quale fu avvolto il corpo di Gesù Cristo nel Santo Sepolcro e che ne conserva impresso il volto. Fu portata a Torino da Emanuele Filberto duca di Savoia, a cui è dedicato il monumento di Piazza Castello. La Sindone è ancora oggi oggetto di culto e le è stato dedicato anche un museo, sempre nella città di Torino, in Via San Domenico.

La torre campanaria del Duomo di Torino

VAI ALLA PROSSIMA DESTINAZIONE

TORNA AL GIRO TURISTICO DI TORINO (1a PARTE)