LUDOVICO IL BAVARO

Gli eventi più importanti della vita di Ludovico IV detto “il Bàvaro(1282-1347), che fu re di Germania, imperatore del Sacro Romano Impero e duca di Baviera. Accanito avversario della Chiesa di Roma, fu il primo imperatore appartenente alla dinastia dei Wittelsbach, da cui discesero anche l’imperatrice d’Austria Elisabetta, arciduchessa di Baviera (1837- 1898) e il re di Baviera, Ludovico II (1845-1886).

LUDOVICO IL BAVARO
Ludovico IV il Bavaro

Ludovico il Bàvaro (Ludwig der Bayer) nacque a Monaco di Baviera il 1° aprile 1282 dal duca di Alta Baviera e conte palatino del Reno Ludovico II di Wittelsbach detto “il severo(Ludwig der Strenge) e dalla sua terza moglie Matilde d’Asburgo, principessa di Germania.

Ludovico II aveva infatti già avuto due precedenti mogli: Maria di Brabante, che venne fatta giustiziare per adulterio, e Anna di Glogau, dalla quale ebbe due figli, uno dei quali ebbe nome anch’egli Ludovico (morto nel 1290).

Alla morte di Ludovico II, nel 1294, gli succedette, come duca di Alta Baviera e conte palatino, il figlio maggiore Rodolfo I Wittelsbach (da non confondere con Rodolfo I d’Asburgo), mentre il più piccolo, Ludovico, venne ospitato da alcuni parenti della madre a Vienna, fino al 1301. Ludovico il Bavaro crebbe infatti presso la casa dello zio materno, Alberto I d’Asburgo duca d’Austria, dove strinse una forte amicizia col cugino Federico I d’Austria, detto “il Bello” (Friedrich der Schöne).

Suo fratello maggiore Rodolfo, divenuto duca di Alta Baviera, era, in quanto marito di Matilde di Nassau, genero di Adolfo di Naussau-Weilberg, re di Germania dal 1292. Quest’ultimo fu però deposto nel 1298 dai duchi (o prìncipi elettori) tedeschi prima di venire consacrato imperatore del Sacro Romano Impero, e gli successe come re di Germania proprio Alberto (Albrecht) I d’Asburgo, zio di Rodolfo e di Ludovico.

Essendo Rodolfo un grande sostenitore di suo suocero, non godeva di fiducia da parte di Alberto. Quest’ultimo, in più, stravedeva per il giovane Ludovico, cresciuto presso la sua corte. Perciò, nel 1301 costrinse Rodolfo a condividere assieme a lui il ducato di Alta Baviera. Tuttavia, i due fratelli non andarono mai d’accordo, e nel 1310 le forti rivalità presenti tra loro li indussero a dividere il ducato in due parti distinte. Solo nel 1313 i due Wittelsbach decisero di riconciliarsi e di riunire il ducato, dopo una guerra civile che terminò con la pace di Monaco.

Nel 1308 Ludovico sposò Beatrice di Slesia-Glogau, duchessa di Svevia, dalla quale ebbe sei figli, di cui però solo tre arrivarono all’età adulta.

Nello stesso anno, Alberto I di Germania fu ucciso, e venne eletto suo successore Enrico (o Arrigo) di Lussemburgo, che salì al trono di Germania col nome di Enrico VII. Questi fu poi incoronato re d’Italia nel 1311 e imperatore del Sacro Romano Impero nel 1312. Enrico VII fu il primo imperatore tedesco a venire incoronato ufficialmente dal papa dopo la morte di Federico II di Svevia (1250).

A partire dall’agosto 1313, e cioè alla morte di Enrico VII, scoppiò la guerra civile per il diritto di successione al trono, guerra che durò ben nove anni. Infatti, inizialmente la corona  del Sacro Romano Impero fu proposta a Giovanni I di Boemia, figlio di Enrico, ma, avendo questi solo 17 anni, ed essendo considerato pertanto troppo giovane, i prìncipi elettori (a quell’epoca veniva utilizzato il termine “duca” al posto di “principe”, ma la loro funzione era la stessa) preferirono al suo posto Ludovico di Wittelsbach e il cugino Federico I d’Asburgo (già duca d’Austria dal 1308, nonché figlio del defunto re Alberto I), che possedevano un ugual numero di sostenitori.

Rodolfo I d’Alta Baviera, completamente estromesso dal diritto di successione, decise immediatamente, per gelosia verso il fratello, di appoggiare Federico il Bello, che era stato scelto come primo candidato. La disputa per l’ascesa al trono incrinò per sempre i rapporti tra Federico e Ludovico, che si contendevano, tra l’altro, anche il ducato della Bassa Baviera.

Ludovico, infatti, aveva deciso di riunire sotto di sé l’Alta e la Bassa Baviera estromettendo dalla successione i figli dei defunti duchi bavaresi Stefano I e Ottone III, legittimi eredi. Il ducato fu preteso anche da Federico, e i due cugini si scontrarono nella battaglia di Gammelsdorf del 9 novembre 1313, che terminò con la vittoria del Bavaro.

FEDERICO I IL BELLO
Federico I d’Austria, detto “il bello”

Questo evento portò i prìncipi tedeschi a preferire Ludovico a Federico il Bello, e in particolar modo la sua elezione a re di Germania venne appoggiata dall’arcivescovo di Magonza, riconosciuto come primo grande elettore dal 1257.

Tuttavia, gli oppositori di Ludovico (tra cui suo fratello Rodolfo) si rifiutarono di prendere parte all’elezione, ed elessero in segreto, come sovrano di Germania, Federico il Bello, il 19 ottobre del 1314. Il giorno dopo, 20 ottobre, vi fu invece l’elezione di Ludovico da parte dei suoi sostenitori, a Francoforte. La presenza di due re creò il caos all’interno dell’impero, e fece scoppiare la guerra civile.

Considerata nulla la votazione degli oppositori di Ludovico, questi venne incoronato re di Germania ad Aquisgrana, il 25 novembre dello stesso anno, col nome di Ludovico IV.

Negli anni successivi, il nuovo re di Germania fu impegnato a sconfiggere definitivamente i suoi oppositori, tra cui suo fratello, che nel 1317 perse il ducato di Baviera e il Palatinato, e Federico I d’Asburgo, che venne sconfitto il 28 settembre 1322 nella battaglia di Muhldorf.

Nello stesso anno la regina Beatrice, moglie di Ludovico, morì prematuramente, e nel 1324 il Bavaro si sposò con Margherita, contessa di Hainaut e di Olanda, nella città di Colonia, dalla quale ebbe dieci figli.

A questo punto, al sovrano non restava che attendere l’autorizzazione del papa Giovanni XXII (che risiedeva ad Avignone) per venire incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, ma questi si rifiutò categoricamente di fornirgliela per non intromettersi nei giochi di potere tra Ludovico, suo cugino e suo fratello, e per cercare inoltre di ripristinare l’antico potere papale smettendo di essere solo una pedina in mano dell’imperatore e tornando ad essere un vero e proprio re. Così, minacciò Ludovico di scomunica se non avesse abbandonato il trono.

Quest’ultimo si rifiutò di acconsentire alla richiesta del papa, e cercò di porre dalla sua parte tutti gli ordini religiosi più poveri, soprattutto l’Ordine monastico francescano, in quanto fortemente contrario all’autorità papale e al lusso sfrenato di cui godeva la curia avignonese. Di fronte a questo gesto, Giovanni XXII decise di scomunicare Ludovico il 23 marzo 1324, e lo dichiarò decaduto l’11 luglio dello stesso anno. Fu in seguito a tale evento che il re di Germania assunse il soprannome dispregiativo “il Bavaro” (der Bayer), con cui usava chiamarlo il pontefice.

PAPA GIOVANNI XXII
Papa Giovanni XXII

La guerra per la successione al trono divenne una sorta di “guerra ideologica”, in quanto Ludovico, per contrastare l’autorità del papa, si fece difensore delle teorie di famosi anticlericali come Marsilio da Padova, rettore dell’università della Sorbona (conosciuto col soprannome di “Figlio del diavolo“), di Giovanni da Jardun e di Guglielmo da Ockham, riunendo questi attorno a sé e facendo redigere un’enciclica contro la curia nel 1328 (scritta in francese, la lingua madre del papa).

Alla base delle accuse mosse da Ludovico il Bavaro contro il papa vi era la pesante critica contro la ricchezza e il lusso sfrenato, ma non piuttosto verso la corruzione che regnava ad Avignone. Inoltre, Ludovico era fortemente convinto che non spettasse a un’autorità religiosa l’approvazione di una carica laica, e che il consenso dei duchi tedeschi bastasse e avanzasse per dichiararlo imperatore. Del contrario erano invece convinti i sostenitori del papa, i quali dichiaravano che, dal momento che ogni forma di potere (laico o spirituale che sia) proviene da Dio, solo al suo supremo rappresentante (cioè il papa) spettasse il diritto di eleggere e destituire i sovrani. Quest’ultima affermazione era stata inoltre sancita dal Concordato di Worms del 1122, documento che aveva posto fine alla Lotta per le Investiture.

Ancora una volta, si riaccese la diatriba tra i sostenitori dell’imperatore (Ghibellini) e i sostenitori del papa (Guelfi), che aveva giù portato a numerose guerre durante la dinastia imperiale degli Svevi, e in più fece sì che Ludovico il Bavaro si inimicasse gran parte dei suoi sudditi.

Nel 1325 fu infatti costretto a ottenere la pace con gli Asburgo accettando di dividere con loro il trono di Germania. Ma, ancora deciso a venire incoronato imperatore, nel 1327 intraprese una marcia su Roma della durata di diversi anni, che fu accolta con grande entusiasmo dalle fazioni ghibelline presenti in Italia, le quali non accettavano l’atto di scomunica di Giovanni XXII nei confronti del re.

All’inizio dell’anno, Ludovico entrò a Milano, dove si fece incoronare re d’Italia dal vescovo della città ghibellina di Arezzo, Guido Tarlati da Pietramala, influente personaggio che era stato scomunicato nel 1325 in quanto contrario all’autorità papale. Ironicamente, morì dopo alcuni mesi dall’incoronazione del Bavaro, chiedendo proprio perdono al papa.

Nel 1328 Ludovico giunse a Roma, dove nacque il figlio Ludovico VI di Baviera soprannominato pertanto “il Romano”, e dove riuscì a ottenere la corona imperiale. Questo evento fu molto importante, in quanto, per la prima volta nella storia, un re si fece incoronare imperatore del Sacro Romano Impero Germanico da un laico, il capitano del popolo romano Giacomo Sciarra Colonna, che era anche un accanito nemico della Chiesa. In più, la cerimonia avvenne a Roma, l’antica sede del papato prima del trasferimento ad Avignone nel 1309, a simboleggiare ancora di più l’ostilità del Bavaro verso il papa francese.

Più tardi, infatti, Ludovico fece dichiarare deposto papa Giovanni XXII, e mise sul trono di Pietro il frate francescano di nazionalità italiana Pietro Rainalducci col nome di Niccolo V. Era la prima volta, da più di 200 anni, che un sovrano si metteva contro l’autorità del papa venendo apertamente contro a quanto stabilito dal Concordato di Worms. Per questa ragione, il nuovo antipapa non fu mai bene accetto, e venne destituito dopo soli due anni. Venne quindi riaffermata l’autorità di Giovanni XXII, a cui l’antipapa, una volta scomunicato, chiese solennemente perdono.

Sulla via del ritorno in Baviera, Ludovico prese parte ad alcune battaglie in Italia tra Guelfi e Ghibellini, ma fu sconfitto a Monza dal capitano Pinalla Aliprandi, nel 1329.

Nello stesso anno, si premurò di redigere il Trattato di Pavia, col quale stabilì una volta per tutte la linea di successione in favore della famiglia Wittelsbach.

Tornato a Monaco nel 1330, il 28 aprile fondò l’abbazia benedettina di Ettal, in Baviera. Ancora oggi la basilica è un famoso luogo di culto tedesco, mèta di numerosi pellegrinaggi.

Ludovico il Bavaro.

Negli ultimi anni della sua vita, Il Bavaro cercò di riconciliarsi col papa, ma invano, in quanto ogni tentativo di mediazione fallì a causa dell’opposizione degli altri sovrani d’Europa come il re di Francia Filippo VI detto “il Fortunato”.

In più Ludovico, col suo atteggiamento fortemente ostile nei confronti del papato, si era inimicato pesantemente anche l’aristocrazia tedesca che, l’ 11 luglio 1346, decise di sostituirlo con Carlo IV di Lussemburgo, sostenitore della Chiesa, la cui elezione a re di Germania (e poi imperatore del Sacro Romano Impero nel 1355) riuscì a riportare ordine all’interno dell’impero.

Carlo IV fu incoronato re di Germania nel novembre 1346, ma non vi fu mai uno scontro diretto tra lui e Ludovico il Bavaro, in quanto quest’ultimo morì l’11 ottobre 1347 dopo aver dichiarato guerra all’anti-re. La sua salma riposa oggi nella Frauenkirche, la cattedrale di Monaco di Baviera, sua città natale.

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