LA PRUSSIA

Col termine “Prussia” ( in tedesco: Preußen) si intende un antico Stato germanico che è esistito fino alla Seconda Guerra Mondiale (1939- 1945), quando venne cancellato dalla carta geografica e i suoi territori vennero assimilati in parte dalla Germania e in parte dalla Polonia e dall’Unione Sovietica.

Il nome deriva dall’antico popolo dei Prussi che viveva sulle rive del Mar Baltico. Essi occupavano una regione del nord della Germania che nel XIII secolo venne inglobata all’interno dei domini dei cattolicissimi Cavalieri Teutonici. Dal 1224 al 1525, la città prussiana di Marienburg andò a costituire la capitale dello Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici, finché l’intera zona si convertì al Luteranesimo per decisione del Gran Maestro dell’Ordine, Alberto di Hohenzollern-Ansbach, che si nominò duca di Prussia.

Il ducato di Prussia, primo Stato protestante del mondo, assunse giurisdizione autonoma e si fuse poi con l’antica marca di Brandeburgo (chiamata dal 1157 “margraviato di Brandeburgo”) nel 1618, quando ebbe inizio la Guerra dei Trent’Anni (1618 – 1648) tra Stati europei cattolici e Stati europei protestanti.

Per circa un secolo, lo Stato di Brandeburgo-Prussia fu sotto un solo sovrano, avendo i principi elettori di Brandeburgo ereditato il titolo sia di duchi di Prussia che di margravi del Brandeburgo. Nel 1701, in virtù dell’indipendenza economica e politica ottenuta (e in cambio dell’alleanza con la Francia durante la Guerra di successione spagnola che ebbe luogo dal 1701 al 1714), il ducato prussiano venne poi ribattezzato “regno di Prussia” sotto il re Federico I della famiglia degli Hohenzollern.

Il Regno di Prussia, con capitale Berlino, costituiva allora lo Stato più ricco e importante della Germania, che all’epoca era unicamente una denominazione geografica. I suoi sovrani più celebri, tutti della casa regnante degli Hohenzollern, furono Federico Guglielmo I (in carica dal 1713 al 1740), Federico II detto “Il grande” (in carica dal 1740 al 1786), Guglielmo I detto “Il grande” (in carica dal 1861 al 1888) e infine Guglielmo II (in carica dal 1888 al 1918).

Federico Guglielmo I di Prussia.

Sotto Federico Guglielmo I, la Prussia divenne una grande potenza politica e militare, fatto che determinò l’associazione del termine “prussiano” a quello di “militarista”.

Sotto Federico II, la Prussia partecipò alle tre spartizioni della Polonia, e nel 1772 (prima spartizione) il sovrano acquistò il titolo ufficiale di “re di Prussia” che andò a sostituire quello di “re in Prussia”.

Dopo il Congresso di Vienna, e precisamente il 9 giugno 1815, la Prussia venne riunita nella Confederazione germanica assieme ad altri importanti ducati e principati tedeschi (tranne il margraviato del Brandeburgo, che venne cancellato dalla carta geografica nel 1806). La Prussia, tuttavia, restava lo Stato più ricco, più forte e più esteso (occupava infatti circa 2/3 del territorio tedesco).

Cartina politica della Prussia dal 1807 al 1871, anno dell’unificazione della Germania. BLU: Prussia propriamente detta; VERDE: territori assegnati dal Congresso di Vienna; CELESTE: territori conquistati dopo il 1866; GIALLO: territori non prussiani ma che si unirono all’impero tedesco nel 1871. Come si può vedere, dunque, se si escludono i territori in giallo la Prussia occupa circa 2/3 della Germania.

In seguito agli eventi della Guerra Austro-prussiana del 1866, si andò a formare la Confederazione germanica del Nord, che sostituì la precedente confederazione. Infine, dopo la Guerra Franco- prussiana (1870-1871), la Prussia e gli Stati che avevano fatto parte delle due precedenti confederazioni vennero riuniti sotto il nome di Impero tedesco, una confederazione di regni con capitale Berlino (già capitale della Prussia) e Guglielmo I di Hohenzollern come imperatore (vai alla pagina sull’ UNIFICAZIONE TEDESCA per saperne di più su tali eventi).

Il Regno di Prussia venne completamente soppresso nel 1919, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale (1914 – 1918), e al suo posto venne proclamato il Libero Stato di Prussia, una repubblica che andava a costituire il territorio più esteso della confederazione nota sotto il nome di Repubblica di Weimar. Guglielmo II di Hohenzollern, costretto all’esilio dopo aver perso il conflitto, fu sia l’ultimo re di Prussia che l’ultimo imperatore tedesco.

Successivamente, la Prussia venne inglobata all’interno del Terzo Reich durante il regime nazista, ma il termine “Prussia” ebbe fine solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, e precisamente nel 1947, quando le potenze vincitrici (Unione Sovietica e Stati Uniti soprattutto, ma anche Francia e Gran Bretagna) decisero la sua totale cancellazione (25 febbraio 1947).

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