LA FINE DELLA GUERRA

Appunto sugli ultimi eventi della Seconda Guerra Mondiale vista dal punto di vista tedesco, avvenuti dopo la controffensiva sovietica iniziata nel ’43.  L’appunto vuole dare informazioni di carattere generale senza tuttavia sostituirsi alle informazioni più dettagliate presenti nei libri di storia.

Per avere informazioni sugli ulteriori eventi della Seconda Guerra Mondiale, sempre vissuti dalla Germania nazista, si vada alle altre pagine della sotto-sezione di storia tedesca. Link: https://parliamotedesco.altervista.org/blog/seconda-guerra-mondiale/

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Il 12 gennaio 1945 i Sovietici, dopo aver dato inizio alla grande controffensiva contro i tedeschi (i quali, venendo meno al Patto Molotov-Ribbentrop, si sono diretti marciando verso Mosca) si dirigono verso la Vistola, fiume della Polonia, alleati con l’esercito americano.

VISTOLA IN POLONIA
Fiume Vistola in Polonia. Nella cartina sono sottolineate anche la città di Varsavia, di Cracovia e di Danzica. Immagine tratta da “Scintille”, sussidiario per la V classe, edizioni Juvenilia, Bergamo, 1964. Pagina 131.

Il 25 aprile 1945 i due eserciti si incontreranno una volta per tutte, venendo uno da est (l’URSS o Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche) e l’altro da ovest (l’America, che era sbarcata in Normandia il 6 giugno del 1944) riunendosi sul fiume Elba, a confine tra la Germania e la Cecoslovacchia. Le truppe di Stalin, capo dell’URSS, iniziano infatti, a partire dal ’44, a marciare verso ovest dirette verso la Germania, per ricacciare l’esercito tedesco entro i propri confini e impedirne l’avanzata a oriente.

Nei primi giorni dell’anno, accerchieranno prima Varsavia e poi Budapest (febbraio), in Ungheria, che si arrenderà definitivamente agli Alleati (Russia, Inghilterra, Francia e Stati Uniti) qualche tempo più tardi, nonostante la precedente ferma intenzione di continuare a combattere con la Germania. In seguito all’armistizio, come punizione per aver collaborato con il regime nazista (nome del partito a capo della Germania), all’Ungheria verrà sottratta la Transilvania, che sarà inglobata all’interno della Romania. Più tardi sarà accerchiata anche Danzica (città polacca sul Mar Baltico rivendicata dai tedeschi) e infine la città di Praga, in Cecoslovacchia.

UNGHERIA E ROMANIA
La Romania dopo l’annessione della Transilvania. Immagine tratta da “Scintille”, sussidiario per la V classe, edizioni Juvenilia, Bergamo, 1964. Pagina 142.

Man mano che procede l’avanzata dei due eserciti alleati, vengono fatti evacuare i campi di concentramento nazisti, dove erano tenuti prigionieri slavi ed ebrei e nemici politici del Reich. I più famosi di questi campi saranno Auschwitz in Polonia (liberata il 27 gennaio 1945) e Mauthausen-Gusen in Austria. L’esercito tedesco è costretto progressivamente alla ritirata davanti al “gigante sovietico” e alle truppe americane che avanzano: vengono fatte ritirare le truppe dalla Polonia e dalla Cecoslovacchia, e i nazisti non vedono altra scelta che rientrare pian piano nei confini tedeschi dopo aver tentato di arruolare addirittura donne e bambini pur di difendersi.

Berlino viene accerchiata e bombardata dall’esercito americano (Operazione “Colpo di tuono“). Il 13 febbraio 1945 Dresda si arrende agli alleati, dopo che i bombardamenti hanno raso al suolo l’intera città. Nel mese di marzo si combatte la battaglia di Colonia, e ancora una volta i tedeschi sono costretti ad arrendersi all’esercito americano.

Vedendo la fine inesorabile dell’esercito tedesco (Wehrmacht), il Cancelliere e dittatore Adolf Hitler (chiamato “il führer), a capo del partito nazista, comincia a dare una serie di ordini per stabilire la distruzione delle forze armate tedesche. Hitler, infatti, aveva sempre visto la guerra come uno scontro fra “razze”: la razza ariana tedesca contro la razza slava presente in Europa orientale, e da lui considerata inferiore. La vittoria dell’esercito sovietico decreta dunque, ai suoi occhi, l’inferiorità della razza germanica e ne giustifica l’abbattimento. Il 20 marzo fa la sua ultima apparizione ufficiale, dopodiché inizia a programmare il suo suicidio, considerandosi responsabile del fallimento.

Felix Steiner, a capo delle truppe tedesche stanziate a est (che ormai contano talmente poche unità da poter essere considerate come truppe “fantasma”) riceve l’ordine impartito da Hitler di sgominare l’avanzata del gigante sovietico sul fronte orientale. Steiner, tuttavia, intuendo l’inutilità dell’azione di fronte alla potente controffensiva, rifiuta di eseguirlo facendo sì che i sovietici continuino l’avanzata. Nel 1948, a uno dei Processi di Norimberga indetti contro i criminali di guerra fedeli alla causa nazista, Steiner verrà assolto da ogni accusa di insubordinazione.

Il 20 aprile, proprio il giorno del compleanno di Hitler, l’esercito sovietico arriva a Berlino e il Cancelliere è costretto a nascondersi rifugiandosi in un bunker nel quale, il 30 aprile, si ucciderà assieme all’amante Eva Braun, sposata il giorno prima. Al suo posto, secondo le ultime volontà del führer, viene nominato Cancelliere del governo tedesco Joseph Goebbels, che però si toglie la vita pochi giorni dopo assieme alla moglie e ai figli, in segno di devozione alla causa nazista che è caduta e dell’impossibilità di auto-realizzazione al di fuori del Terzo Reich (nome che ha assunto la Germania nazista). Il 23 maggio anche Heinrich Himmler, ministro degli Interni e considerato uno dei più fedeli collaboratori di Hitler, compie lo stesso gesto.

Al posto di Goebbels è nominato Cancelliere Von Krosigk, mentre il nuovo presidente diviene Karl Dönitz. Tuttavia Krosigk, estraneo al partito nazionalsocialista (chiamato anche “nazista”), rifiuta di ricoprire la carica che apparteneva a Hitler e decide di farsi nominare invece “Primo Ministro“. Il suo rifiuto fa decidere a Dönitz di porsi come unico capo del governo, con sede a Flensburg; sarà il maresciallo americano Eisenhower (che diverrà presidente nel 1953, dopo Truman) a sciogliere il governo, alla fine dell’anno.

Il 28 aprile 1945 Benito Mussolini, dittatore a capo del governo fascista italiano e alleato di Hitler, verrà catturato e giustiziato dai partigiani italiani, collaboranti con gli alleati americani, mentre cerca di scappare in Svizzera.

Il 27 aprile l’Austria, che era stata inglobata alla Germania nel 1938 attraverso l’Anschluss (“annessione”), chiede ed ottiene una volta per tutte l’indipendenza dal Terzo Reich.

Il 2 maggio 1945 Berlino si arrende incondizionatamente ai sovietici, che iniziano pian piano a ritirarsi entro i loro territori. Sulle case delle più importanti città tedesche viene fatta sventolare dai civili la bandiera bianca, soprattutto a causa della grave mancanza di cibo. Il 3 luglio le truppe di Stalin lasciano la Polonia.

Il 17 luglio le potenze vincitrici sulla Germania (Gran Bretagna, America e Unione Sovietica) si incontrano alla Conferenza di Potsdam per decidere il destino del Reich, e il 2 agosto viene deciso di dividere il territorio in quattro parti, che successivamente saranno solamente due: est e ovest. La Germania dell’ovest diviene una Repubblica Federale con capitale Berlino Est, mentre quella dell’est una Repubblica Democratica con capitale Bonn e comandata dall’Unione Sovietica (Il 13 agosto 1961 verrà costruito un muro che dividerà la città di Berlino in due metà: die Berliner Mauer).

La fine della Seconda Guerra Mondiale viene decretata il 3 settembre 1945, al termine delle ultime trattative tra Stati Uniti e Giappone. Dopo lo scontro avvenuto a Pearl Harbour con l’esercito nipponico, infatti, tra il 6 e il 9 agosto 1945 gli Stati Uniti gettano la bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, mettendo il Paese nemico in ginocchio.

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