LA GUERRA AUSTRO-TURCA

Pagina dedicata al sanguinoso conflitto che si consumò tra l’Austria e l’impero ottomano tra il 1683 e il 1699, noto come “Guerra austro-turca” e in tedesco solo come “Guerra Turca” (Türkenkrieg).

(Scritto da Elisa Quaglia)

L’Impero ottomano era uno Stato musulmano che si formò in epoca medievale a partire dall’Anatolia (attuale Turchia). Da esso è discesa la moderna Repubblica Turca, che ha avuto inizio dopo la Prima Guerra Mondiale (1914-1918).

Fondato nel XIII secolo da ‘Othman, l’Impero ottomano iniziò una sorprendente espansione a macchia d’olio attraverso la conquista della penisola balcanica e della Grecia, seguita dalla conquista delle colonie genovesi e veneziane nel XV e XVI secolo.

Sotto il sultano Solimano il Magnifico (in carica dal 1520 al 1566), e con l’appoggio del re di Francia (Francesco I), che mirava a distruggere l’arciduca d’Austria e imperatore del Sacro Romano Impero (Carlo V), l’impero ottomano invase l’Ungheria nel 1526 (Battaglia di Mohács), chiamato a difendere quei territori dal dominio asburgico.

Solimano il Magnifico.
Solimano il Magnifico.

Il pretendente al trono Giovanni I, che si contendeva il regno d’Ungheria con il fratello di Carlo V, Ferdinando I, chiese l’aiuto del sultano per scacciare gli austriaci. Questo gesto dette così fine all’indipendenza del regno d’Ungheria, che nel 1527 venne spartito tra Austria e Turchia (alleata con Giovanni I) e riottenne l’indipendenza solo nel 1867 attraverso “l’ Ausgleich” (compromesso), e la completa autonomia solo alla fine della Prima Guerra Mondiale. (Vai alla pagina sull’IMPERO AUSTRO-UNGARICO per saperne di più sull’argomento).

Nel 1529 l’impero ottomano minacciò di invadere anche Vienna. Dopo un assedio di circa tre settimane (27 settembre – 14 ottobre) che finì con la resa dell’esercito turco, i soldati ottomani si ritirarono entro i propri confini, ma tornarono in altre occasioni a minacciare l’arciducato d’Austria e il Sacro Romano Impero (di cui l’arciducato costituiva l’area più importante).

Vi furono infatti, successivamente, altri tentativi dell’impero ottomano di impossessarsi di Vienna e dei territori austriaci; tentativi conosciuti col nome di guerre austro-turche o austro-asburgiche, dal nome della famiglia di arciduchi d’Austria e imperatori del Sacro Romano Impero che regnavano a quell’epoca (vai alla pagina sugli ASBURGO per saperne di più).

Dal 1530 al 1552 si consumò la “Piccola Guerra d’Ungheria”, in cui i soldati asburgici e ungheresi riuscirono ad avere la meglio sull’esercito ottomano. Dopo la resistenza all’assedio di Eger, gli austriaci riportarono una nuova vittoria, ma i tentativi del sultano di impossessarsi dell’Ungheria ebbero fine solamente nel 1566.

Dal 1663 al 1664 si combatté una nuova guerra che venne sedata con la pace di Eisenburg, ma la più importante guerra austro-turca fu quella che si consumò dal 1683 al 1699, ed è conosciuta anche come “quinta guerra austro-turca“. Dopo quell’evento, le ultime due guerre austro-turche si combatterono dal 1716 al 1718, e dal 1788 al 1791.

Kara Mustafa.
Kara Mustafa.

All’epoca della quinta guerra austro-turca era sul trono ottomano Mehmet (o Maometto) IV, mentre il capo dell’esercito era il gran Visir Kara Mustafa, che si era già valorosamente distinto in altre battaglie combattute in Polonia e in Ucraina. Il Sacro Romano Impero era comandato da Leopoldo I d’Austria, mentre l’esercito imperiale era sotto il comando di Carlo V di Lorena, cognato dell’imperatore. Tuttavia, colui che maggiorente si distinse all’interno dell’esercito austriaco, nel conflitto che durò dal 1683 al 1699, fu il principe Eugenio di Savoia, generale piemontese che aveva già servito militarmente sotto il re di Francia, Luigi XIV.

La casa dei Savoia aveva già prestato servizio per il Sacro Romano Impero, infatti il fratello del principe Eugenio, Luigi Giulio, aveva perso la vita combattendo per l’Austria contro i Turchi qualche anno prima.

Dal 15 luglio al 12 settembre 1683 ebbe inizio quello che viene ricordato come il più cruento di tutti gli assedi alla città di Vienna, durante il quale gli austriaci combatterono al fianco del re polacco Giovanni (Jan) III Sobieski.

Dopo la battaglia di Vienna dell’ 11-12 settembre e la battaglia di Kahlenberg del 12 settembre, gli austriaci riuscirono a ricacciare nuovamente i Turchi verso est, come era già accaduto numerose volte in passato. L’esercito di Kara Mustafa si rifugiò in Ungheria, dove quest’ultimo venne imprigionato dalla fanteria ottomana (i Giannizzeri) e giustiziato il 25 dicembre 1683 a Belgrado a causa della sconfitta riportata.

Nel 1684 si unirono alle truppe austriache anche quelle degli Stati facenti parte della quarta Lega Santa, fondata da papa Innocenzo XI per fermare l’avanzata turca in Europa (non bisogna confonderla con la Lega Santa del 1511 e con quella del 1571). Fu così che, al fianco degli Asburgo, si unirono anche la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Genova, il ducato di Savoia, il granducato di Toscana, la Spagna, il Portogallo e la Polonia. in realtà, però, le due potenze che accorsero maggiormente in aiuto dell’Austria e che in seguito firmarono il tratto di Carlowitz furono soprattutto la Polonia e Venezia. A esse si aggiunse anche la Moscovia di Pietro I “Il Grande”, che fu impegnata successivamente in altri conflitti con gli Ottomani (la più importante fu la Guerra di Crimea del 1853 – 1856).

Dopo aver allontanato gli Ottomani dall’arciducato, il fronte si spostò in Ungheria: dal 27 giugno al 6 ottobre 1684 ebbe luogo il primo assedio di Buda, a cui seguì il secondo che avvenne dal 15 giugno al 2 settembre 1686. Dopo la schiacciante vittoria riportata da Eugenio di Savoia, gli austriaci riuscirono a impossessarsi nuovamente della Transilvania, la regione ungherese che i Turchi si erano aggiudicati dopo la battaglia di Mohács del 1526.

PRINCIPE EUGENIO DI SAVOIA
Eugenio di Savoia.

Nel 1687 ebbe luogo una seconda battaglia di Mohács, questa, però, a favore delle truppe austriache. Infine, dopo l’assedio di Belgrado del 1688, il 6 settembre l’Austria riuscì a sottrarre l’intero territorio dell’Ungheria agli Ottomani. Iniziava così la dominazione plurisecolare asburgica sull’Ungheria.

L’11 settembre 1697 il principe Eugenio di Savoia riportò una clamorosa vittoria anche nella battaglia di Zenta (Serbia), e alla fine l’esercito ottomano dovette arrendersi e firmare la pace di Carlowitz (26 gennaio 1699). 

Dopo il conflitto, l’Austria si affermò come una grande potenza europea, e non più solamente come uno dei tanti arciducati facenti parte del Sacro Romano Impero. Inoltre, ebbe inizio la sua completa egemonia sull’Ungheria, sulla Transilvania (che venne annessa all’Ungheria fino al 1918, quando venne assegnata alla Romania), sulla Croazia e sulla Slavonia.

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