TITOLO ORIGINALE: Rotkäppchen
Traduzione del titolare di parliamotedesco.altervista.org/blog/ dalla fiaba originale dei Fratelli Grimm.
(“Cappuccetto Rosso” di J.Willcox-Smith)
C’era una volta una dolce bambina che al sol vederla era impossibile non amarla, specialmente da parte di sua nonna che non sapeva più cosa regalare alla nipotina. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e siccome le stava tanto bene, ed ella non voleva più indossare nient’altro, da allora tutti la chiamarono Cappuccetto Rosso.
Un giorno sua madre le disse: “Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di torta e una bottiglia di vino. Portali alla nonna, che è debole e malata, che si rifocillerà. Comportati bene, salutala da parte mia, e quando uscirai da casa, vai dritta per la tua strada e non uscire dal sentiero, altrimenti cadi, rompi il vetro della bottiglia e alla nonna non resterà niente. E quando sarai nella sua stanza, non dimenticare di darle il buongiorno e di non frugare in ogni angolo della casa!”
” Farò tutto per bene” disse Cappuccetto Rosso alla mamma, e le diede la mano. Ma la nonna abitava fuori nel bosco, a mezz’ora di cammino dal loro villaggio. E quando Cappuccetto Rosso arrivò nel bosco, incontrò il lupo. Ma Cappuccetto Rosso non sapeva che fosse un animale malvagio e perciò non si spaventò.
” Buongiorno, Cappuccetto Rosso!” disse costui. “Salute a te, lupo!” – “Dove vai così presto, Cappuccetto Rosso?” – “Dalla nonna.”- “Cosa porti sotto il grembiule?”- “Una torta e del vino. L’abbiamo cucinata ieri perché la nonna stia meglio e le dia un po’ di forza.”. “Cappuccetto Rosso, dove abita la tua nonna?”- ” Ad ancora un buon quarto d’ora di strada nel bosco, sotto le tre grandi quercie, e la sua casa è sotto i noccioli, dovresti saperlo. ” disse Cappuccetto Rosso.
Il lupo pensò tra sé: ” Questa cosetta giovane e tenera è un boccone prelibato che avrà un sapore ancora migliore della vecchia. Fatti furbo ad acchiapparla, e a pappartele tutte e due.” Perciò andò in un prato vicino a dove si trovava Cappuccetto Rosso, e le disse: “Cappuccetto Rosso, guarda un po’ che bei fiori che ci sono qui attorno. Perché non vieni a guardarli? Credo che tu non senta nemmeno come cantano dolcemente gli uccellini! Te ne stai per conto tuo come se andassi a scuola, mentre è così divertente andare per il bosco.”
Cappuccetto Rosso alzò gli occhi, e come vide i raggi di sole luccicare tra gli alberi e tutti i fiori attorno a lei, pensò: ” Se porto alla nonna un mazzo di fiori freschi, le farà molto piacere; in fondo è ancora presto, ho tutto il tempo di andare da lei; lascerò il sentiero del bosco e mi metterò a cercare dei fiori.” E quando ne aveva raccolto uno, pensava ogni volta che più in là ne avrebbe trovato uno più bello, e così si spostava e si addentrava sempre più nel profondo del bosco.
Ma il lupo andò dritto a casa della nonna e bussò alla porta. ” Chi è là?”- “Cappuccetto Rosso, che ti ha portato una torta e del vino. Fammi entrare!” “Spingi la maniglia!” rispose la nonna ” Io sono così debole che non possono alzarmi.” Il lupo spinse la maniglia ed entrò in casa senza dire una parola, andò al letto della nonna e ne fece un sol boccone. Poi indossò la sua camicia da notte, mise la sua cuffietta ed entrò nel letto tirando le tende.
Cappuccetto Rosso, invece, era stata tutto quel tempo in cerca di fiori, e quando ne ebbe raccolti tanti che non riusciva nemmeno a tenerli, si ricordò della nonna e riprese il cammino. Si meravigliò molto che la porta fosse aperta, e quando entrò nella sua stanza, ebbe una sensazione così strana che pensò:”Santo Cielo, che paura ho oggi, e pensare che di solito sto molto volentieri dalla nonna!” E disse: ” Buongiorno” ma non ebbe alcuna risposta. Allora si avvicinò al letto e aprì le tende. Nel letto c’era la nonna con la cuffietta premuta sulla testa ed aveva un aspetto molto strano. “Ehi, nonna, che orecchie grandi che hai!”- “E’ per sentirti meglio.”- “Ehi, nonna, che oggi grandi che hai!”- “E’ per guardarti meglio!” “Ehi, nonna, che mani grosse che hai!” “E’ per afferrarti meglio!”- “Ma, nonna, che bocca spaventosamente grande che hai!”-” E’ per mangiarti meglio!”- Come il lupo ebbe detto questo, balzò fuori dal letto e ingoiò in un sol colpo la povera Cappuccetto Rosso.
Come il lupo ebbe saziato il suo appetito, si sdraiò sul letto e si addormentò così profondamente che iniziò a russare. Accade che un cacciatore si trovasse a passare vicino alla casa, e allora pensò:” Come russa la vecchia signora! Devo andare a vedere se le serve qualcosa.” E così entrò nella stanza, e come giunse ai piedi del letto, vide il lupo sdraiatovi sopra. “Finalmente ti ho trovato, vecchia canaglia,” disse ” ti ho cercato da parecchio tempo.” Stava per tirargli un colpo di fucile quando gli venne in mente che il lupo poteva aver divorato la nonna e che poteva ancora salvarla, perciò non sparò ma prese un paio di forbici e tagliò la pancia del lupo ancora addormentato. Dopo che ebbe dato un paio di tagli, vide brillare sul fondo un cappuccetto rosso, e dopo un altro taglio ancora, la bambina uscì fuori e disse: “Oh, com’ero spaventata, come era buio nella pancia del lupo!” E poi uscì fuori la vecchia nonna ancora viva e vegeta.
Allora Cappuccetto Rosso andò a prendere dei grossi pietroni, con cui riempì la pancia del lupo; e quando questi si svegliò, volle andare fuori, ma le pietre erano così pesanti, che cadde a terra morto.
Erano tutti e tre contenti. Il cacciatore prese la pelle del lupo e così se ne andò a casa sua, la nonna mangiò la torta e bevve il vino che Cappuccetto Rosso aveva portato e si riprese; ma Cappuccetto Rosso pensò tra sé e sé: “Non farai mai più la strada del bosco da sola quando la mamma te lo ha proibito.”